BASILICO AL SELENIO: nuove tendenze di mercato

Il selenio è un elemento naturalmente presente in molti alimenti e disponibile come integratore alimentare. Il selenio, nutrizionalmente essenziale per l’uomo, è un costituente delle selenoproteine che svolgono un ruolo essenziale nella riproduzione, nel metabolismo degli ormoni tiroidei, nella sintesi del DNA e nella protezione dai danni ossidativi e dalle infezioni.

 

Le RDA (quantità raccomandate) è di 55 mg al giorno per un adulto.

La carenza di selenio passa spesso inosservata ed è un esempio di fame nascosta.

La fame nascosta, nota anche come carenza di micronutrienti, affligge più di due miliardi di individui o una persona su tre a livello globale (FAO 2013).

La fame nascosta è una forma di denutrizione che si verifica quando l’assunzione e l’assorbimento di vitamine e minerali sono troppo bassi per sostenere una buona salute e lo sviluppo.

Il selenio esiste in forma inorganica ed organica. Entrambe possono essere buone fonti alimentari di selenio. Nel suolo la forma inorganica, presente come selenito e selenato, può essere assorbita dalla pianta che la converte in forma organica.

La quantità di selenio in un dato tipo di alimento vegetale dipende dalla sua quantità nel suolo. La concentrazione di selenio nelle piante cambia ampiamente in base alla posizione geografica. Alcune zone sono naturalmente povere di selenio.

Una delle strategie più convenienti per combattere la carenza globale di micronutrienti è la biofortificazione delle colture attraverso tecniche agronomiche, allevamento convenzionale o biotecnologie moderne.

La concimazione è la biofortificazione più comune per le colture orticole. Per controllare il contenuto di selenio nelle piante, è essenziale studiare la dinamica di assorbimento e distribuzione dell’elemento nella pianta oltre al suo effetto sulla crescita e sulla produzione.

Le piante assorbono principalmente il selenio come selenato e selenito, ma possono anche assorbire la forma organica ma non l’elemento insolubile Se o composti di seleniuro di metallo. Generalmente il selenato è la forma più solubile e disponibile di selenio per le piante.

Le piante possono aumentare il loro contenuto di selenio, attraverso l’assorbimento radicale, via fogliare, e dalla soluzione nutritiva nella coltivazione idroponica.

E’ noto da alcuni studi che l’aggiunta di selenio alla soluzione nutritiva aumenta la concentrazione di Se nel basilico senza diminuire la resa e le caratteristiche qualitative del prodotto finale.

 

L’aggiunta di selenio nella soluzione nutritiva aumenta la concentrazione di Selenio in tutti gli organi della pianta. Tuttavia nelle foglie si accumula la più alta percentuale di selenio, seguita da radici, fusti e infiorescenze “. Da uno studio condotto dal Dipartimento di Agraria, Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Pisa e dall’Istituto di Studi Ecosistemici del CNR, sappiamo inoltre che la partizione del Selenio nelle foglie, nelle radici e nelle infiorescenze è direttamente influenzata dalla concentrazione di Se nella soluzione nutritiva. L’accumulo negli steli è meno sensibile ai diversi trattamenti di Se. Sappiamo, anche, che la concentrazione di selenio nelle foglie è maggiore quando la pianta assorbe l’elemento dalle radici piuttosto che mediante irrorazione fogliare. Considerato che le foglie sono ciò che si consuma del basilico, e che il basilico si presta molto bene alla coltivazione in idroponica, è quindi pensabile e fattibile una sua produzione biofortificata al selenio, per rispondere all’aumento della domanda da parte dei consumatori di prodotti alimentari freschi più salutistici.